L’esperienza dello skipper
Navigare non insegna solo a conoscere il mare, ci aiuta a conoscere l’essenza delle persone, la loro umanità, le emozioni e le storie più inaspettate
La barca non insegna solo agli allievi, istruisce di continuo anche il comandante. Da skipper ho scoperto che la bellezza è tale solo grazie agli occhi che la osservano. Voglio bene al mare, ancora di più alla barca ma la mia priorità saranno sempre le persone che navigano, amanti dell’ambiente e del pianeta in cui viviamo. Spesso ci troviamo a giudicare superficialmente e ci allontaniamo dalle persone che non ci piacciono, solo perché “a pelle” hanno quel qualcosa che…
Spesso il nostro intuito non sbaglia tuttavia ma ancor più spesso tralascia qualcosa.
Solcando il mare in condizioni buone e meno buone si creano legami tra persone diversissime, si comprende talvolta che la mediocrità è un inganno del nostro modo di pensare. Quel compagno di vela a volte così diverso da noi, due anime apparentemente inconciliabili, lasciano affiorare durante il viaggio talenti e racconti inestimabili.
Donne minute e tranquille con un passato da paracadutiste, uomini rudi e forti che si commuovono parlando dell’amico a quattro zampe che avevano da ragazzi … l’umanità, che bella rivelazione.
È bella la libertà condivisa che si prova in mare, è bello scendere a terra e sentirsi nuovamente padroni della propria autonomia e fa tanto sorridere … dopo venti minuti tornare a bordo perché quelle anime ora sono inseparabili. In mare ci vuole pazienza cari miei ma come ogni buon investimento anche le onde alla fine pagano.
Lo skipper Danilo De Carolis