Radio
L’apparato ricetrasmittente Vhf è obbligatorio a bordo delle unità da diporto che navigano oltre le sei miglia dalla costa; può essere di tipo fisso o palmare. Il Vhf viene utilizzato ai fini del soccorso e della sicurezza in mare. Per utilizzare il VHF è necessario essere dotati della Licenza d’Esercizio (Rtf) e chi lo adopera (non necessariamente lo skipper) deve essere in possesso del Certificato Limitato di Radiotelefonista. La nuova legge 172/2003, ha semplificato notevolmente la procedura per la richiesta della licenza, chiarendo che “tutti gli apparti ricetrasmittenti installati a bordo sono esonerati dal collaudo e dalle ispezione ordinarie”. L’esonero è valido solamente per gli apparati muniti di attestato di conformità alla normativa in vigore.
Il Certificato Limitato di Radiotelefonista, è obbligatorio per utilizzare qualsiasi Vhf, sia palmare o fisso. Viene rilasciato, senza esami, dagli Ispettorati Regionali del Ministero delle Comunicazioni ed è valido su unità da diporto e navi fino a 150 tonnellate di stazza lorda, con stazioni radio di potenza non superiore ai 60 Watt.
Il collegamento tra due stazioni può avvenire in qualsiasi momento a patto che le antenne “si vedano”. La distanza massima copri bile è limitata dalla curvatura terrestre e dipende dall’ altezza delle rispettive antenne. La portata ottica può essere calcolata con la seguente formula di geometria: orizzonte ottico = 2,04 x (radice quadrata di htx + radice quadrata di hrx) dove htx è l’altezza dell’antenna di trasmissione e hrx è l’altezza dell’antenna di ricezione. In questa formula, dove le altezze delle antenne sono espresse in metri e la portata in miglia, si tiene conto anche dell’indice di rifrazione. Per concludere, più portiamo in alto la nostra antenna e più ne aumentiamo la portata, la quale sarà condizionata dalla presenza di eventuali ostacoli come i rilievi. Tutte le trasmissioni con il Vhf avvengono in simplex, ovvero si parla solo uno per volta. Quindi alla fine di una comunicazione, che dovrà essere sintetica e chiara, si dovrà concludere dicendo “cambio” o “passo”.
L’ indicativo di chiamata serve per poter utilizzare l’apparato a bordo di un natante invece il nominativo internazionaleserve per tutte le imbarcazioni e per le navi.
Il collegamento tra navi oppure tra nave e stazione costiera avviene sulla frequenza vhf di 156.800 Mhz (canale 16). Il canale 16 e’ di chiamata e ascolto oltre che per il soccorso, urgenza e sicurezza. Per l’espletamento del traffico devono essere utilizzati altri canali. La chiamata di soccorso indica che una nave corre un pericolo grave e imminente, e deve essere trasmessa solo per ordine esplicito del comandante del natante. Essa deve essere lanciata sul canale 16, e ripetuta a intervalli fino a quando non si riceve risposta. Periodo particolarmente utile e’ quello del silenzio radio dei primi tre minuti di ogni mezzora. Quindi dal minuto 00 al minuto 03 e dal minuto 30 al 33, tutte le stazioni sono obbligate a rispettare il silenzio ed effettuare l’ascolto per la salvaguardia della vita umana in mare. La chiamata di soccorso deve essere così annunciata: MAYDAY, MAYDAY, MAYDAY, nome imbarcazione, (ripetuto 3 volte); successivamente comunicare la propria posizione, numero di persone a bordo e il pericolo in corso.
La chiamata di “urgenza” sta a indicare che la stazione chiamante deve inoltrare un messaggio concernente la sicurezza di una nave in pericolo oppure, a titolo di esempio, di una persona a bordo di una nave che necessita prescrizione o assistenza medica urgente. La chiamata avviene anche sulla frequenza di 2182 Khz e il messaggio di urgenza deve essere sempre indirizzato a una stazione ricevente preceduto dalla dicitura ‘PAM PAM’ ripetuto tre volte, seguito dalla normale procedura descritta per le chiamate di soccorso.
La chiamata di “sicurezza” ha lo scopo di inoltrare comunicazioni relative a pericoli, divieti o informazioni della navigazione tra cui quelle di tipo meteorologico. E’ sempre preceduta della dicitura SECURITE’, sempre ripetuta per tre volte, seguita dalle indicazioni in merito.
Oggi la soluzione piu’ efficace per indirizzare i soccorsi verso una zona di mare ben precisa e’ rappresentata dal Vhf GMDSS, munito di DSC (Digital Selettive Calling) e collegato al GPS. In questi apparecchi, premendo in sequenza gli opportuni tasti, è possibile lanciare la richiesta di soccorso, completa della posizione del natante. Saranno poi i soccorritori a valutare la deriva o lo scarroccio dell’ imbarcazione dall’ultima posizione dirigendo le unità verso l’ imbarcazione in difficolta’ che continuerà a trasmettere il segnale di mayday.
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