Il circuito di alimentazione del motore diesel

Il circuito di alimentazione del carburante è composto dai seguenti componenti:

  • Serbatoio, rubinetto taglia-nafta, pre-filtro decantatore, pompa a/c, filtro del gasolio, pompa a iniezione, iniettore e nebulizzatore.
  • La pompa a/c: è comandata dal motore ed ha la funzione di aspirare gasolio dal serbatoio, con un comando manuale  permette lo spurgo.
  • Il procedimento dello spurgo permette di eliminare eventuali bolle di aria che inevitabilmente si formano nel circuito durante il cambio dei filtri, o con la fine del carburante.
  • La pompa ad iniezione: comanda la quantità di gasolio da inviare a pressione agli iniettori e nebulizzatori.
  • L’iniettore e nebulizzatore: è il componente che permette al gasolio polverizzato di essere iniettato all’interno della camera di combustione.

Impianto di raffreddamento

Le alte temperature che raggiunge il motore vengono mitigate da un circuito chiuso con acqua dolce. Questa viene a sua volta raffreddata, tramite uno scambiatore di calore (ha la stessa funzione del radiatore di un automobile), da acqua salata. Esiste quindi un secondo circuito che prende acqua di mare tramite una pompa con girante e che una volta avvenuto lo scambio termico passando attraverso la marmitta, viene scaricata in mare. Questo sistema permette di non far circolare acqua di mare direttamente nel motore, con il vantaggio di non avere incrostazioni di salino nei condotti.

Impianto di accensione

L’impianto di accensione è composto da un accumulatore (batteria) che fornisce la corrente al motorino d’avviamento. Il motorino d’avviamento trasmette il movimento al volano. Di batterie ne troviamo a bordo almeno due in modo che una possa essere usata per i servizi e l’altra possa rimanere carica per l’avviamento. Il motore è anche provvisto di un alternatore che fornisce corrente necessaria alla ricarica delle batterie .

Organi di trasmissione

Gli organi di trasmissione o linea d’asse, servono a trasmettere la rotazione dell’albero motore all’elica. I componenti sono:
– invertitore: è il cambio del motore, è composto da una serie di ingranaggi che permette di avere una marcia avanti, marcia indietro e un folle.
– riduttore: situato normalmente nello stesso contenitore dell’invertitore, ha lo scopo di ridurre il numero di giri del motore e lo adegua al numero di giri dell’elica.
– asse dell’elica: collega fisicamente il motore con l’elica, passa attraverso un foro nello scafo detto losca. Questo punto dello scafo è particolarmente delicato in quanto è posto sotto la linea di galleggiamento e può diventare una possibile via d’acqua. Per scongiurare  questo rischio esiste un meccanismo chiamato premistoppa, che tramite la regolazione di due flange,  preme una stoppa chiamata baderna. La regolazione corretta del premistoppa, prevede l’ingresso di poche gocce d’acqua durante l’utilizzo, che hanno lo scopo di raffreddare e lubrificare l’asse , ma appena si arresta la rotazione dell’elica deve finire l’infiltrazione. Oltre al premistoppa oggi esistono dei sistemi che non hanno bisogno di interventi di manutenzione, costituiti da un cuffiotto in gomma.

Autonomia

Per autonomia si intendono le miglia che può percorrere una imbarcazione prima che finisca il carburante. La regola non scritta del buon marinaio, prevede di portarne almeno un terzo (30%) in più di quello ritenuto indispensabile per la navigazione da intraprendere. Il calcolo si può facilmente ottenere dividendo il carburante a disposizione, per il consumo orario del motore. Quest’ultimo dato è reperibile dai documenti del motore, dalla licenza di navigazione o dal certificato uso del motore. Una volta ottenuto il numero di ore d’autonomia basta moltiplicarlo per la velocità di crociera dell’ unità e otterremo le miglia percorribili.

Controlli pre-partenza

Prima di accendere un motore o comunque prima di partire è consigliabile seguire questi accorgimenti:

– aprire il vano motore per areare l’ambiente ( indispensabile per motori entrobordo a benzina) e con l’occasione controllare che non ci siano perdite in sentina di carburante, di olio o di acqua dell’impianto di raffreddamento.
– Verificare il livello dell’olio motore, olio invertitore e dell’acqua di raffreddamento.
– Prima di mollare gli ormeggi verifica la regolazione del minimo, non c’è nulla di più pericoloso di un motore che si spenge durante una manovra.
– Controlla lo scarico dell’acqua di mare, in mancanza di fuoriuscita spengere subito il motore.
– Verificare il corretto funzionamento della leva dell’invertitore e dell’acceleratore.

Per approfondire l’argomento

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