Per fare qualcosa di originalissimo racconto come e perché ho iniziato ad andare in barca, cosa che non ha fatto mai nessuno.
Per fare qualcosa di originalissimo racconto come e perché ho iniziato ad andare in barca, cosa che non ha fatto mai nessuno.
Il corso della patente nautica con Carlo, credo una delle cose più divertenti che abbia fatto nella mia vita.
Non sono uno skipper professionista come gli amici di Altura, su tutti Carlo e Andrea i miei maestri (non me ne vogliano gli altri, tutti bravissimi), ma un “patentato” che ci prova, mettendosi in discussione veleggiando o “smotorando”, nel Mediterraneo. La mia forza è di navigare da anni sempre con lo stesso gruppo di amici, con la “A” maiuscola.
Questa storia è di qualche tempo fa ma la ricordo come se fosse oggi: finiti i corsi di Caprera e presa la patente oltre 12 miglia alla Lega Navale di Roma con degli amici anche essi caprerini decidiamo di mettere a frutto le nostre conoscenze marinare e noleggiamo un 11 mt con destinazione Ponza.
Tutta la mia vita è lì dentro. Anzi lì fuori. Sopra di Lui, in mezzo a Lui. Come facciamo a spiegarlo a chi, guardandolo, vede solo acqua.
Oggi non voglio raccontare la solita storia di Vela, di mare, passione e avventura. Per quello bastano Conrad., Moitessier, e Fogar. Voglio raccontarla da una altra prospettiva, probabilmente meno esaltante ma vera.
La barca è una cassa di risonanza eccezionale, un super amplificatore dei pregi e dei difetti. Ma è anche uno scanner che permette a chi incontri di farsi conoscere, nel bene e nel male. Solo che in barca non è prendere o lasciare: deve per forza prendere.
L’esperienza dello skipper: un immenso rispetto, quasi una soggezione verso questa affascinate distesa blu. La avverto forte ogni volta che si avvicina una nuova esperienza di comando.
L’esperienza dello skipper: perchè amo andare in barca a vela? Mi insegna quotidianamente il rispetto per la terra, per le persone e per noi stessi.
L’esperienza dello skipper: la sicurezza prima di tutto, sempre. Quel giorno avevamo scelto una rada tranquilla, eppure all’improvviso la situazione è cambiata.