Non sono uno skipper professionista come gli amici di Altura, su tutti Carlo e Andrea i miei maestri (non me ne vogliano gli altri, tutti bravissimi), ma un “patentato” che ci prova, mettendosi in discussione veleggiando o “smotorando”, nel Mediterraneo.
La mia forza, si fa per dire, è di navigare ormai da anni sempre con lo stesso gruppo di amici, con la “A” maiuscola.
La barca a vela è un microcosmo dove ciascuno da il suo. Oltre al timoniere, continuo nel mio caso a non dire skipper e agli addetti alle vele ed ai winch, nel tempo sono stati formati i “parabordisti”. Questi ultimi, sopratutto gentili signore, pigramente spalmate al sole non appena ci si approssima in rada o in marina, schizzano in piedi e agiscono all’unisono. E, infine, non meno amato dall’equipaggio “the water/wine and food diviner”, ovvero quello che, leggendo nel pensiero degli altri, si tuffa di tanto in tanto sotto coperta e riemerge come un equilibrista per rifornire l’equipaggio di liquidi di ogni tipo e sfiziosissime tartine per i numerosi “happy hour” della giornata.
Infine, l’“avvistatore” che, in una delle ultime crociere, alle Sporadi, ha richiamata l’attenzione dell’equipaggio per ammirare nel tempo un magnifico branco di delfini, due tartarughe carretta caretta e, udite udite, un maschio di foca monaca in una baietta di Alonissos. Un TRIS che, abbinato ad insalata greca e mussaka, da solo vale una vacanza!!
BUON VENTO a tutti!!!
Il racconto di Pietro