Le grandi masse d’aria

A grandi linee, il processo dei venti spiega e giustifica la circolazione generale dell’atmosfera in quanto il movimento delle grandi masse d’aria fa si che ci sia un costante scambio termico tra le aree polari (cellula polare), le medie latitudini (onde delle media latitudini) e le regioni equatoriali (cellula di Hadley).

I principali fronti che si stabiliscono sulla superficie terrestre sono:

– Il fronte artico che separa le masse d’aria artiche da quelle polari;
– Il fronte polare che separa le masse d’aria polari da quelle tropicali;
– Il fronte intertropicale, zona di convergenza delle masse d’aria dei due emisferi.

Fronte polare

Il fronte polare ci interessa direttamente poiché,  considerando che la sua posizione si trova in prossimità dell’Islanda, genera la nascita delle perturbazioni che interessano il mediterraneo. Questo è maggiormente attivo perché separa due masse d’aria con temperatura e umidità molto diverse: l’aria tropicale calda e umida proveniente da SW e l’aria polare fredda e secca proveniente da NE. La traccia del fronte polare può essere segnata nelle carte metereologiche.

fronte polare, atmosfera    fronte polare, atmosfera

Se le due masse d’aria che si affacciano sul fronte polare sono poco differenziate, il fronte è poco attivo e, in caso di assenza di vento, può essere stazionario. Appena si stabilisce uno squilibrio tra le due masse d’aria, l’andamento del fronte subisce una notevole deformazione: non sarà più una linea continua, come nella figura precedente, ma una linea percorsa da ondulazioni prodotte da spinte alternate dell’aria tropicale verso NE e dall’aria polare verso SW.

Nascita e morte di una perturbazione

nascita perturbazione

Man mano che lo squilibrio fra le due masse d’aria si accentua, l’onda, di cui abbiamo detto precedentemente, assume un aspetto più marcato e, nella sua cresta, si formano movimenti d’aria vorticosi con abbassamento della pressione, ciò dovuto al fatto che l’aria fredda va invadendo la zona occupata dall’aria calda. Si stabiliscono così due fronti: il fronte caldo con direzione ENE ed il fronte freddo con direzione SE.

nascita perturbazione

Quando lo squilibrio fra le due masse d’aria fredda e calda si accentua, si stabiliscono due fronti: il fronte caldo con direzione ENE e il fronte freddo con direzione SE.Continuando ad accentuarsi lo squilibrio fra le due masse d’aria, la fisionomia dell’onda è ancora più pronunciata; la pressione continua ad abbassarsi e le masse d’aria che si fronteggiano divengono più turbolente fino a creare una circolazione ciclonica (depressionaria), con direzione antioraria del vento. Nasce così la perturbazione. Continuando ad accentuarsi lo squilibrio fra le due masse d’aria, l’ondulazione assume una fisionomia più marcata. Le masse che si fronteggiano diventano turbolente fino a creare una circolazione ciclonica (depressionaria), di senso antiorario. Dunque, essendo il fronte freddo molto più attivo del fronte caldo, giunge il momento in cui l’aria fredda s’incunea sotto l’aria calda sollevandola violentemente ed occupandone il posto. Questa fase è chiamata occlusione e origina un fronte unico, il fronte occluso che segna la piena maturità della perturbazione.

nascita perturbazione   nascita perturbazione

A questo punto la perturbazione comincia ad attenuarsi (la depressione si colma) fino a morire. Dal momento in cui si è formata l’ondulazione del fronte polare fino al dissolvimento della perturbazione passano di solito alcuni giorni, talvolta una settimana.Le prossime tre carte sinottiche mostrano la nascita e la traiettoria di una perturbazione particolarmente turbolenta, passata sull’Italia nei giorni 3 e 4 marzo 1974.

nascita perturbazione

Nel fronte polare, inoltre, modificato dalle azioni alternate delle masse d’aria di differenti caratteristiche fisiche, non si forma un’unica ondulazione, bensì diverse, ciascuna delle quali dà origine ad una perturbazione. All’insieme di queste perturbazioni, pressoché contemporanee, si attribuisce il nome di famiglia di perturbazioni.

nascita perturbazione

Altre perturbazioni seguono quindi la prima. Generalmente, una famiglia è composta di quattro, cinque, perfino sei membri, dei quali l’ultimo è allo stato di formazione, mentre il primo è in fase d’occlusione. Dopo la morte dell’ultima perturbazione, è l’aria fredda che invade il campo e fa da padrona; la pressione s’innalza ed ha inizio il bel tempo che i meteorologi, sempre pessimisti, chiamano intervallo.

Per approfondire l’argomento

Leggi anche:

> Fenomeni mete: fronti e perturbazioni

> Fenomeni meteo: brezze termiche, vento e nuvolosità

> Metereologia: gli elementi

> Metereologia: la troposfera

> Ripasso per la patente nautica   

> I nodi più utilizzati in barca a vela 

> Fisica della Vela: profilo alare, portanza, equilibrio velico, vento apparente

> Precedenze in barca a vela, cappa e presa di terzaioli

> Andature, regolazione delle vele e le mura

> Nomenclatura, vele e cime

Altura Vela scuola vela da oltre 20 anni, per principianti o più esperti. Avviamo corsi base di vela, corsi per il conseguimento della patente nautica con lezioni teoriche e uscite giornaliere nel weekend. Per chi invece volesse studiare in autonomia, è possibile richiedere il corso di patente nautica con materiale didattico su CD/DVD.

Scopri o nostri corsi oppure contattaci per maggiori informazioni.

Richiedi informazioni